Crediti:
in collaborazione con: Studio Associato Proalpe
_INQUADRAMENTO
L’impianto si inserisce in un progetto di ampio respiro che mira a rinnovare e rafforzare il sistema della mobilità pubblica nel comune di Trento, anche con l’ottica di potenziare il legame del centro città con il monte Bondone, i suisobborghi montani e gli impianti in vetta. In particolare il progetto di sviluppo prevede due lotti di intervento: il Lotto 1 mira al collegamento tra la Città di Trento e il sobborgo di Sardagna, con stazione intermedia nell’area Ex-Italcementi; il Lotto 2 completa il collegamento con la tratta Sardagna – Vaneze – Vason, realizzando così il collegamento tra la città di Trento ed il Monte Bondone. Questo studio di fattibilità si riferisce al Lotto 1 dell’intervento con il progetto delle prime tre stazioni che si inseriscono in tre ambiti assai differenti l’uno dall’altro partendo da un contesto urbano, al limitare del centro storico, per arrivare in un contesto più rurale di mezza montagna nei pressi dell’abitato di Sardagna. Ad aumentare la complessità dell’inserimento dei nuovi volumi, si aggiunge il fatto che la stazione dell’Ex-Sit si dovrà accorpare all’edificio intermodale progettato dal Comune di Trento, già estremamente caratterizzato architettonicamente con la grande piastra del tetto giardino e i telai in legno lamellare dell’ingresso e della torre per le biciclette. Al contempo la stazione di mezzo all’Ex-Italcementi si confronta con un Piano Guida che attualmente prevede la realizzazione di un parcheggio scambiatore multipiano, e con la grande scala del contesto dove incombono la parete di roccia verso Sardagna e gli oltre 60 mt di altezza delle due ciminiere superstiti dell’impianto produttivo. Bisogna infine tenere in considerazione il fatto che gli involucri progettati dovranno rivestire e rendere “edifici” dei sistemi tecnologici funiviari di grandi dimensioni, rispetto al contesto, che necessiteranno di piloni e impalcati di sostegno da nascondere o enfatizzare a seconda delle situazioni.
_CONCEPT
La necessità di rapportarsi sia con un contesto urbano, fatto di forme geometriche di tetti, torri ed edifici, che con il contesto più naturale della campagna attorno a Sardagna, ci ha portato a lavorare su volumi compatti, prismatici e sfaccettati. Ci siamo ispirati alle forme naturali dei sassi del boulder o dei geodi che si trovano sulle montagne e nelle valli del Trentino e nascondono un cuore prezioso e cristallino. Le forme sfaccettate ci permettono inoltre di scolpire e adattare i volumi ai differenti contesti, controllandone le proporzioni, adattando il piede degli edifici ai differenti siti, creando scorci e superfici interessanti e rendendo le forme instabili e dinamiche, adatte a un sistema in costante movimento. Si ottengono così volumi forti e riconoscibili, alleggeriti da trasparenze che lasciano intuire cosa accade all’interno, mostrando il movimento delle cabine e invogliando ad andare alla scoperta.
_MATERIALI
I materiali utilizzati per i volumi esterni si trovano naturalmente nell’architettura montana in Trentino: il legno di larice, per gli imbotti delle aperture di passaggio delle funivie e per le parti sottosquadro più protette dalle intemperie; la lamiera zincata, verniciata di colore bruno anche nelle sua forma microforata per creare trasparenze come le grandi vetrate che identificano gli ingressi. Sono poi presenti il cemento e l’acciaio, parte integrante del cuore funiviario, che esplicitano il carattere tecnologico e funzionale degli edifici e contribuiscono a caratterizzarne gli interni e gli esterni, come nel caso del pilone inclinato di partenza dell’Ex-Sit o dei volumi di discesa ai magazzini per le cabine nella stazione di Sardagna. Abbiamo deciso di dare importanza anche a questi materiali, in particolare al cemento come nella stazione diSardagna, dove i grandi volumi tecnici di discesa delle cabine ai magazzini interrati sono stati lasciati semplici e impreziositi con l’utilizzo di un “cemento grafico” che ne possa damascare e scomporre la superficie. Nell’area dell’Ex-Italcementi, di cui il cemento vuole evocare la memoria, è stata progettata una maestosa parete di arrampicata outdooor, introflessa e protetta, a disposizione dei tanti appassionati e del nuovo studentato che sorgerà nelle vicinanze. Il colore rosa che la identifica e la rende visibile dalla città, come l’ametista all’interno dei geodi, crea un simbolo iconico e comunicativo, perfetto per essere fotografato e condiviso. Il lato nord della stazione dell’Italcementi, che si dovrà rapportare con il grande autosilo ancora tutto da progettare, è stato infine tagliato netto per scoprire un interno traslucido e luminoso, realizzato in policarbonato bianco, da cui si prolunga una passerella di due piani che collegherà i due edifici.
_STAZIONE EX-SIT
Costituisce la stazione di testa a valle dell’impianto, a pochissimi passi dal centro storico della città. Il volume si appoggia sulla piastra giardino del tetto del nodo intermodale dell’area Ex-Sit, con un’impronta in proiezione di circa 550 mq lordi e un’altezza massima in copertura di circa 15,6 m. La telecabina sarà raggiungibile proprio dal giardino a primo piano.
_STAZIONE EX-ITALCEMENTI
Costituisce la stazione passante di mezzo. I piani di imbarco sono alla ragguardevole altezza di 18 m circa, per cui l’altezza massima dell’edificio sarà di circa 23,2 m, con un’impronta massima in proiezione di circa 1340 mq. La necessità di coprire i piloni di sostegno e le dimensioni degli spazi, permettono di creare ulteriori ambienti di servizio quali depositi biciclette, magazzini, una caffetteria che, assieme alla parete di arrampicata e al vicino parco, possano ampliare le opportunità e l’appetibilità di un’area per ora periferica e poco considerata. La stazione potrà essere collegata con una passerella aerea coperta al futuro autosilo e permetterà, tramite la passerella ciclopedonale prevista sull’Adige nei pressi dell’ingresso, di raggiungere via Verdi e il centro in pochi minuti a piedi o in bicicletta.
_STAZIONE DI SARDAGNA
Costituisce la stazione di testa a monte del primo tronco, con la prospettiva di diventare la partenza per il secondo lotto che si collegherà direttamente con Vaneze e Vason e quindi con gli impianti del Bondone. Ha una proiezione in pianta, per la parte dei volumi di copertura, di circa 1230 mq, con un’altezza massima di 11 m circa. Nelle sue vicinanze è previsto un nuovo parcheggio al servizio della stazione. E’ previsto un grande magazzino interrato per le cabine, con rampa di discesa per rendere lo stesso magazzino ipogeo e ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico dell’opera.